Torino: Supercomitato contro il fracasso della "movida"

06.07.2012 14:19

Ascoltando le notizie al telegiornale mi ha colpito particolarmente questa.

In poche parole, a quanto pare a Torino i ragazzi sono soliti intrattenersi la notte per le strade urlando e disturbando i compaesani che cercano di riposare nelle loro case. Spesso le urla vanno avanti anche fino alle 4 del mattino e i torinesi non ne possono più di dover passare le notti in bianco a causa di questa sorta di "inquinamento acustico". Così si sono riuniti i cinque comitati e associazioni "anti movida" sperando che l'unione faccia la forza.

Per incominciare vorrei rivolgermi ai miei coetanei (i ragazzi):

Sono convinta che per divertirsi non ci sia bisogno di urlare e vi ricordo che dove finisce la propria libertà inizia quella di qualcun'altro. Comprendo a pieno che nessuno vi impedisce di riunirvi con i vostri amici e di stare in piedi anche tutta la notte (e sarebbe sbagliato impedirvelo), ma c'è  gente che il mattino si  deve svegliare presto per andare a lavorare e di questi tempi un lavoro è d'oro. Porsi dei limiti non vuol dire rinunciare alla propria libertà, ma permettere agli altri (perchè al mondo non siamo soli) di avere i propri spazi e di sentirsi a proprio agio in qualunque situazione.

E per finire, mi rivolgo ai Torinesi che sono stati disturbati:

Che dire? So' ragazzi. Non gli si può impedire di vivere la gioventù così come ci permette la società moderna. Questo è il momento in cui incominciano a capire sul serio cosa è giusto e cosa è sbagliato e questo è il momento in cui hanno bisogno di stare al centro dell'attenzione e di unirsi in gruppo. Le lamentele sono più che motivate, ma facciamo in modo che la "punizione" non sia estrema, perchè non ne è proprio il caso.

Per maggiori informazioni sull'argomento:

-Miss Brightside


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